Paola e Ada – Vivere in una nuova città

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Paola: Ciao Ada, come stai?

Non ci si vedeva proprio da tanto tempo….forse da quando mi ero appena trasferita da Palermo qui a Roma…un sacco di tempo fa.

Ero proprio confusa, in quel periodo: troppe cose da fare, non conoscevo neanche le strade di Roma e non sapevo neanche muovermi.

Ero abituata a Palermo che, a confronto con Roma è quasi una piccolissima città.

Ada: E dimmi un po’ Paola, è stato difficile da Palermo a Roma?

Paola: Si, si, è stato proprio difficile anche perché, come ti dicevo prima, sono venuta qui a Roma perché avevo bisogno di trovare un lavoro e non perché volessi veramente cambiare città.

Ada: Che cosa ne pensi del caos di questa città?

Paola: Hai ragione, è proprio un caos, appunto.

Però adesso mi sono, insomma, abbastanza abituata e penso che non ne potrei più fare a meno.

Ada: E dimmi un po’ come ti sei organizzata per sopravvivere a questo caos?

Paola: Guarda, Ada, all’inizio ho fatto quello che fanno tutti…..

Ada: E cioè?

Racconta, racconta….

Paola: Beh, all’inizio, ti dicevo, mi sono sistemata a casa di un’amica, poi ho cominciato a cercare a guardare nei vari giornali degli annunci e ho visto vari appartamenti.

Ada: Nota dolente di Roma!

Non oso nemmeno immaginare quanto sia stato difficile per te trovare una casa …

Paola: Eh si, hai proprio ragione.

All’inizio, tra l’altro, io volevo vivere in centro, e quindi ho cominciato a cercare casa, appunto, nei quartieri più centrali di Roma, poi… visti i prezzi proibitivi ho dovuto per forza cambiare idea e ho cominciato a cercare anche in periferia.

Ada: Allora è stato più facile per te, trovare un appartamento…

Paola: Beh, non è stato facile, comunque, alla fine però ci sono riuscita, ho trovato quello che, diciamo, volevo, quello che era nei miei sogni…

Ada: E dove si trova questa casa?

Paola: La casa si trova in periferia, alla periferia nord di Roma.

È un quartiere tranquillo, immerso nel verde.

Pensa che dalle finestre si vedono gli alberi di un parco e la mattina sento il cinguettio degli uccelli!

Ada: Quindi adesso hai quello che volevi.

Ma, dimmi Paola, vivi da sola o…con un’altra persona?

Paola: Beh, no, anche questa è stata una scelta obbligata, come tutte le scelte da quando vivo a Roma, adesso divido l’appartamento con una ragazza.

Ada: In che senso, obbligata?

Paola: Ma guarda, gli affitti a Roma, anche in periferia sono molto elevati e così ho dovuto scegliere di condividere l’appartamento e, di conseguenza anche le spese, con una ragazza, appunto.

Ora siamo diventate grandi amiche, anche se ci vediamo poco perché lei, a causa del suo lavoro, torna la sera molto tardi, quando io sono già a letto.

Mentre io, al contrario, mi alzo la mattina presto ed esco presto di casa.

Ada: Perché, a che ora esci di casa?

Paola: Presto, prestissimo.

Alle 6 e mezzo suona la sveglia ed alle sette sono già fuori di casa.

Ada: Accidenti, alle sette, in alcuni periodi dell’anno è ancora buio, ed io non potrei proprio svegliarmi così presto!

Paola: Eh, a chi lo dici!

Figurati che quando stavo a Palermo, mi alzavo alle otto, ogni mattina.

Ada: Ma di cosa ti occupi per essere costretta ad uscire così presto?

Paola: Guarda, è un lavoro normalissimo.

Mi occupo di contabilità in una ditta di import/export.

Ada: Interessante!

Paola: Beh, si il lavoro è interessante ma mi alzo così presto a causa della distanza da casa all’ufficio e, anche, per evitare il traffico.

Ada: Il traffico, non ne parliamo proprio, Roma è invivibile per certi aspetti!

Ore ed ore in fila tra auto che strombazzano e gente irascibile, pronta a reagire negativamente per un ipotetico torto subito.

Paola: Non ne parliamo proprio.

Pensa che a Palermo mi muovevo solo a piedi.

Qui a Roma all’inizio avevo bisogno anche di due ore per raggiungere l’ufficio.

Naturalmente se tutto filava liscio!

Ada: Due ore?

Ma sono tantissime in una giornata!

Paola: Eh, due ore, hai ragione.

E adesso va un po’ meglio, da quando ho deciso di abbandonare la macchina e raggiungere l’ufficio con il treno.

Ora riesco anche a calcolare tutti i tempi.

So quando arrivo in ufficio a meno di fatti eccezionali.

Ada: Ma il treno non è noioso?

In fondo si deve sempre sottostare ad orari ben precisi.

Impossibile fermarsi, fare due chiacchiere.

Paola: Beh, anche questo è vero, però riesco pure a leggere il giornale mentre sto seduta comodamente sul treno.

Ada: Durante il viaggio, allora, riesci pure a rilassarti?

Paola: Si, questo è uno dei lati positivi.

Ma d’altra parte, poi, in questo momento non vedo nessun’altra soluzione.

Ada: Ma hai mai pensato alla possibilità di comprare uno scooter?

Paola: E come, no?

Ci ho pensato, ci ho pensato, eccome!

Ma l’idea mi spaventa un po’.

Quando andavo in ufficio con la macchina vedevo tutti quei motociclisti che percorrevano le strade quasi contromano, per evitare le code ed ero terrorizzata.

E dire che a Palermo lo usavo anch’io!

Ada: Potresti cominciare ad usarlo anche qui, magari solo per percorrere tratti brevi.

Paola: Si devo solo decidermi, aspetto soltanto che migliori un po’ il tempo perché con la pioggia mi risulterebbe ancora più difficile districarmi nel traffico.

Ada: … e anche più pericoloso!

Ma, di necessità si deve far virtù!

Ed io ne sono un esempio: piove, diluvia, nevica sono sempre sul motorino.

Paola: Si, è vero.

Infatti hai sempre la tosse ed il mal di gola!

Ada: Ma no!

Non è vero….

Solo un po’ di raucedine di tanto in tanto.

Ma, ti assicuro, nulla in confronto al valore del tempo guadagnato!

Paola: Si, in fondo hai proprio ragione ma, devo ancora decidermi.

Nel frattempo posso chiedere ai miei di mandarmi qui a Roma il mio vecchio motorino.

Magari farò come dici tu, comincerò ad usarlo anche per fare piccoli tragitti, per andare a fare la spesa, per piccoli spostamenti.

Ada: Ti conviene, ti conviene, eccome!

Io al tuo posto lo avrei già fatto!

Paola: Devo però considerare il problema del garage…Dubito che un motorino, anche se vecchio come il mio, potrebbe sopravvivere per molti giorni posteggiato sotto casa.

Ada: Hai ragione, dovresti proprio trovare un garage, un garage vicino casa, lì potresti parcheggiare la sera il motorino.

Ma di giorno, sai, non è così.

A Roma ci sono tanti motorini.

È sufficiente utilizzare un blocca-disco per evitare che lo rubino.

Paola: Un blocca-disco?

Che cos’è?

Non va più bene la vecchia catena?

Ada: Si, quella va sempre bene ma il blocca-disco ti da più sicurezza!

Paola: Scusami ma non so proprio di che cosa stiamo parlando….

Ada: Il blocca-disco è una sorta di lucchetto.

Serve per bloccare appunto il disco del freno della ruota anteriore del motorino.

Paola: Troppo complicato per me.

Non ho capito bene che cosa sia il blocca-disco però, magari, uno di questi giorni mi puoi far vedere tu come funziona?

Ada: Certo, quando vuoi..ma pensa al vantaggio di usare il motorino, al tempo guadagnato che potrai utilizzare per fare qualsiasi altra cosa: palestra, shopping, amici, e non soltanto lavoro….

Paola: A proposito di palestra….

Volevo iscrivermi nella tua palestra.

Ada: Ottima idea, è una maniera per cominciare a recuperare il rapporto con il tempo.

Io penso proprio di andarci mercoledì prossimo alle sette di sera.

Se verrai ti presenterò all’istruttore.

Paola: Buona idea, allora ci vediamo mercoledì, in palestra.

Ada: A mercoledì.

Paola: Ciao.

Ada: Ciao.

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